Da Copparo a Tokyo, con l’inseparabile racchetta nella valigia. Marco Faccini, copparese di 23 anni, è considerato uno dei giocatori italiani di beach tennis più promettenti, tanto da attestarsi al 20° posto del ranking mondiale dopo un’ascesa esponenziale iniziata l’anno scorso, quando capì che la sua grande passione poteva diventare a tutti gli effetti una professione e portarlo in giro per il mondo. «Quella in Giappone sarà la prima trasferta fuori dall’Europa – commenta Marco Faccini –. Si tratta di un torneo internazionale Itf con montepremi di 10mila dollari, in programma il primo weekend di ottobre, nel quale conto di arrivare almeno in semifinale».
Chi sarà il suo compagno nell’avventura giapponese?
«Giocherò assieme al forlivese Matteo Barbieri, col quale facevo già coppia l’anno scorso, per poi staccarci momentaneamente e ritrovarci questa stagione».
Come nasce la sua passione per il beach tennis?
«Tutto partì per gioco, sulle spiagge dei Lidi ferraresi quando avevo 13 anni. Iniziai a prendere confidenza con la racchetta e fare qualche torneo con Paolo Zardi, un amico di famiglia che mi fece innamorare di questa disciplina».
Quanto tempo dedica al beach tennis?
«Ormai mi dedico a quest’attività a tempo pieno: nel weekend sono sempre in giro per l’Italia e l’Europa nei vari tornei, mentre durante la settimana faccio il maestro allo Stop and Go, punto di riferimento a Ferrara per gli appassionati di beach tennis».
Quali sono i migliori risultati che ha ottenuto in carriera?
«Senza dubbio il terzo posto ai Mondiali 2012 in Bulgaria in coppia con Mingozzi, mentre a quelli di quest’anno, disputati a Cervia, sono giunto sesto col comacchiese Folegatti».
Quali sono le sue caratteristiche tecniche?
«Ho un ottimo servizio ed attacco bene in diritto anticipato e smash. Inoltre, di solito gioco a sinistra, ma mi adatto senza problemi anche a destra».
Oltre all’avventura a Tokyo, quali appuntamenti ha in agenda?
«Questo weekend sarò in Francia, a Montpellier, ma la tappa senz’altro più suggestiva è quella di novembre nell’isola caraibica di Aruba, dove parteciperò ad un ricco torneo con montepremi di 25mila dollari».
La sua carriera sta spiccando il volo…
«Sì, quest’anno ho fatto il salto di qualità partecipando a diversi tornei internazionali soprattutto grazie a Quicksand, l’azienda che mi sponsorizza, senza la quale non riuscirei a sostenere le spese delle trasferte intercontinentali».
Stefano Manfredini